Alla faccia dell’eguaglianza
Una fatica sprecata

Nel 2013, le famiglie senza reddito da lavoro, dove chi cerca un impiego non lo trova, hanno oltrepassato la soglia del milione. 520 mila sono i lavoratori in cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e deroga). che hanno subito un taglio del reddito per 1 miliardo di euro, pari a 1.900 euro netti in meno per ogni singolo lavoratore in busta paga. Con tutto il rispetto per gli sforzi di Renzi e Padoan, davanti a dati come questi, elargire 80 euro, o quasi, ai lavoratori di medio - basso reddito, fa pensare che sia fatica sprecata. Per rilanciare i consumi in una situazione tanto disastrata, la disoccupazione tocca i dodici milioni di abitanti, portare una volta al mese la famiglia a mangiarsi una pizza ed una birra, non sembra possa significare gran che. Curioso poi che chi guadagna fino a 8 mila euro lordi annui esenti da tasse, non goda del bonus di 80 euro che invece andrà, a chi guadagna tra gli 8 mila e 24 mila euro lordi. Alla faccia dell’eguaglianza. In ogni caso sarà comunque interessante verificare il contenuto del decreto che introduce il bonus, per comprendere le ipotesi di copertura. Per ora abbiamo visto solo prelievi fiscali, che sono aumentati, riguardando in misura differente famiglie e imprese. Le famiglie sono state colpite con l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie dove l’aliquota passa dal 20% al 26%. Se ci sono fra queste anche quelle senza lavoro segnalate dall’Istat, tanti saluti. Si salvano i titoli del debito pubblico, ma non i conti correnti bancari e postali, cioè quelli di cui tutti i cittadini, ricchi o meno ricchi, usufruiscono. Questa misura avrebbe dovuto finanziare il taglio dell’Irap per le imprese dal 3,9% al 3,5%? Ancora non si sa. Si tratterebbe di reperire circa un miliardo e Renzi preferirebbe prender tempo, e questo vale anche per partite Iva e pensionati. Intanto sembra profilarsi un’autentica stangata con la rata unica sulla rivalutazione dei beni d’impresa, per un valore stimato in 600 milioni. L’ultima legge di Stabilità consentiva di spalmare su tre anni e senza interessi l’imposta del 12 o del 16%. Ora la rateizzazione è scomparsa e “gli importi previsti per il 2015 e il 2016 dovranno essere corrisposti nel 2014 per un importo di 600 milioni”. Poi vai a lamentarti se gli imprenditori si impiccano in un capannone. Il governo è convinto invece che le imprese saranno ripagate dalla nuova tranche di pagamenti arretrati della Pubblica amministrazione per 8 miliardi. Vedremo chi resta in vita e chi no. I banchieri salassati di quasi due miliardi, ad esempio, sembrano prossimi a morire. Gli sono state anche ridotte le commissioni bancarie riconosciute dallo Stato per l’incasso delle deleghe di pagamento. Le Banche hanno guadagnato troppo in questi anni e non sono particolarmente popolari. Resta da capire cosa accadrà quando queste decideranno di rifarsi sulla loro clientela, già colpita nei conti correnti. Il governo Renzi sarà pure nuovo. brillante e con le migliori intenzioni. L’impressione è che abbia iniziato a sbarellare.

Roma, 22 aprile 2014